Gaetano Giulio Zumbo
di Claudia Corti
Anatomia di una testa maschile.
Seconda metà del XVII secolo
Firenze, Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, Museo “La Specola”, Collezione Cere Anatomiche
Teca n. 962
La testa anatomica de “La Specola” è la prima delle tre che Zumbo eseguì. Essa, insieme alle famose composizioni zumbiane, faceva parte della collezione del Gran Principe Ferdinando de’ Medici, figlio di Cosimo III, che molto ebbe in considerazione le opere dell’artista siciliano.
La testa è stata modellata con cera policroma su un cranio vero di un giovane uomo e, a differenza delle cere di anatomia umana che furono realizzate dall’Officina Ceroplastica de’ “La Specola” nel secolo successivo, quella di Zumbo esibisce i colori della “morte”. Del volto spiccano, oltre al colore verdastro della pelle, gli occhi chiusi in un sonno eterno, e le due gocce di sangue raggrumato fuoriuscite una dal naso e l’altra dell’angolo della bocca semiaperta, attraverso la quale si intravedono i denti. La pelle del lato sinistro della testa è ribaltata così che i muscoli della faccia, i tendini, la carotide e le ghiandole salivari sono messi bene in vista. La calotta cranica è stata rimossa è l’emisfero sinistro del cervello “estratto” dal cranio giace di lato.
A parte la piccola preziosissima “Anatomia” in cera di Lodovico Cigoli (1559-1613), l’idea di utilizzare la cera per preparare modelli anatomici per scopi scientifici, si può far risalire all’incontro fra Gaetano Zumbo e il chirurgo francese Guillaume Desnoues. L’incredibile abilità mostrata da Zumbo nel modellare la cera attrasse l’attenzione del noto chirurgo che pensò di impiegare questo materiale facilmente modellabile al fine di ottenere preparati di lunga durata che non si sarebbero alterati in tempi così brevi come i preparati anatomici naturali. Tuttavia, la testa d’uomo de’ “La Specola”, un capolavoro di precisione e meticolosità, sembrerebbe essere stata realizzata dall’artista in tempi precedenti l’incontro con il chirurgo francese.
Bibliografia consultata: AAVV, 1988, 112 pp. Azzaroli M.L., 1975, 31 pp.; Contardi S., 2002, 328 pp.; Corti e Barbagli, 2017, 38-40; Giansiracusa P. (ed.), 1991, 104 pp.; Lanza et al., 1997, pp. 257; Poggesi, 2009, p. 78-105.
AAVV (1988). AA.VV. Gaetano Giulio Zumbo, a cura di Paolo Giansiracusa, Atti del Convegno 9-11 Dicembre 1988, Siracusa, Fabbri ed., Milano.
Azzaroli M.L. (1975). La Specola. Il museo zoologico dell'Università di Firenze, Firenze, ed. Olschki,
1975, estratto da "Atti del I congresso internazionale sulla ceroplastica nella scienza e nell'arte,
Firenze 3-7 giugno 1975.
Contardi S. (2002). La casa di Salomone a Firenze: L’Imperiale e Reale Museo di Fisico e Storia Naturale (1755–1801). (Biblioteca di Nuncius, 43.) xix + 322 pp., Leo S. Olschki ed., Firenze.
Corti C. & Barbagli F. (2017). Le cere anatomiche del Museo di Storia Naturale di Firenze. Nuova Museologia, Rivista semestrale di Museologia, ISSN (print) 1828-1591, ISSN (on line) 1828-158337: 38-40.
Giansiracusa P. (a cura di) (1991). Vanitas vanitatum: studi sulla ceroplastica di Gaetano Giulio Zumbo, Arnaldo Lombardi, Siracura.
Lanza B., Azzaroli M.L., Poggesi M., Martelli A. (1979). Le cere anatomiche della Specola. Arnaud Editore, Firenze, 257 pp.
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