Andrea Vesalio
(Bruxelles 1514 - Isola di Zante 1564)

De humani corporis fabrica, Basilea, coll. A.S.2.27, 1543

 

Accademia di Belle Arti, Firenze

De humani corporis fabrica di Andrea Vesalio è il primo grande libro d’anatomia pubblicato in Occidente basato sull’osservazione e la dissezione del corpo. Con trecento illustrazioni circa, realizzate probabilmente da Jan van Calcar o comunque nella bottega di Tiziano, la sua originalità consiste nell’aver concesso lo spazio predominante del volume alle immagini. Una tavola di osteologia mostra uno scheletro in piedi visto di lato, con il braccio sinistro appoggiato a una tomba. Raffigurato in attitudine melanconica, lo scheletro accarezza un teschio con la mano destra. Un’iscrizione è incisa sulla tomba: Vivitur ingenio, caetera mortis erunt (“È attraverso il genio che sopravviviamo, tutto il resto appartiene alla morte”). Per gli umanisti del Rinascimento solo il genio, che spinge l’uomo a eguagliare Dio nelle sue opere, è imperituro.