Trattato della pittura, Parigi, coll. A.B.2.6, 1651
Accademia di Belle Arti, Firenze
Verso il 1490 Leonardo, vicino ai suoi quarant’anni, decide di redigere un Trattato della pittura partendo dai numerosi appunti raccolti nei suoi taccuini. La pittura è per lui la realizzazione suprema dell’attività spirituale, è lo specchio dell’universo perché ingloba in sé la totalità del reale e dell’immaginario. Il suo progetto ritarda a vedere la luce perché Leonardo non finisce mai di raccogliere annotazioni, di tracciare nuove conclusioni, di modificare il piano iniziale del lavoro. Quest’opera in costante evoluzione non sarà mai completata. Alcune delle illustrazioni che l’artista progettava di fare non vennero mai realizzate. La prima edizione postuma, dalle sue note, redatta da Rafaelle du Fresne, data alla metà del XVII secolo.