Per conoscere il corpo umano, per conoscere sé stessi, servono cadaveri. Ma quali cadaveri? E poi quei cadaveri, anzi corpi, corpi una volta animati, cioè persone dotate di anima e identità, come si chiamavano, chi erano? Come son finiti nelle mani di anatomisti, medici e operatori vari? Vorremmo accordare a costoro, vittime sacrificali immolate sull’altare della scienza, la dignità dell’umano: chiamiamoli per nome, diamogli una storia, regaliamogli una preghiera.